“Insieme si può costruire”. Con questo spirito si è aperto l’incontro tra Fnopi (Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche) e Fofi (Federazione ordini farmacisti italiani) per avviare una sinergia allo scopo di lavorare su aspetti di interesse comune, a partire dalla “Farmacia dei servizi” quale pietra angolare della prossimità scritta nel Pnrr.
I Comitati centrali delle due Federazioni si sono riuniti a Roma per tracciare le strade interfederali e gettare le basi delle modalità operative e organizzative per una proficua collaborazione interprofessionale per la presa in carico degli assistiti in modo capillare sul territorio.
La collaborazione multiprofessionale è scritta a chiare lettere nel nuovo modello di sanità previsto dal Pnrr e le Case della Comunità, gli Ospedali di comunità e le Centrali operative previste dal Piano dovranno auspicabilmente operare in rete con gli altri servizi territoriali esistenti, a partire dalle farmacie che rappresentano il canale più capillare per la prossimità con i cittadini.
Un vero lavoro di équipe multiprofessionale che Fofi e Fnopi intendono proporre alle altre Federazioni delle professioni sanitarie, per lavorare insieme anche sul “DM 71” che rappresenta l’evoluzione futura dell’assistenza territoriale.
“In questi anni – hanno detto i presidenti di Fofi, Andrea Mandelli e Fnopi, Barbara Mangiacavalli – i cittadini hanno conosciuto gli infermieri e i farmacisti sotto tutti gli aspetti e le peculiarità essenziali che caratterizzano le loro professioni. E infermieri e farmacisti hanno interagito nel rispetto delle diverse competenze, esaltando anzi il loro rapporto a vantaggio della salute degli assistiti”.
Le proposte che emergeranno dal lavoro comune Fofi-Fnopi, che si auspica di poter condividere con le altre professioni sanitarie, saranno sottoposte a Governo e Regioni, per trasformarsi in uno dei cardini dell’assistenza sul territorio, dalla prossimità alla domiciliarità, passando anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.