L’impressione che si suscita nei primi momenti di contatto a volte è determinante e può influire positivamente o negativamente su tutte le fasi del colloquio. Il consiglio generale è quello di essere spontanei, cortesi e sobri sia nell’atteggiamento che nell’abbigliamento. Per esserlo davvero è necessario sentirsi a proprio agio (il più possibile!).
Quindi anche l’abbigliamento va preparato e studiato nei dettagli, ma qualsiasi vestito si sceglierà, è importante che rappresenti lo stile e la personalità del candidato, valorizzandolo e facendolo apparire sciolto e spontaneo. Un abbigliamento impeccabile ma portato con poca naturalezza, sarà notato e darà impressione di “finzione”.
Detto questo, il migliore accorgimento è quello di osservare il contesto lavorativo attraverso il sito web, alla ricerca di qualche informazione utile anche sul “dress code” aziendale. Per esempio guardando le foto delle persone nell’organigramma, o anche dallo stile grafico del sito stesso (sobrio, pomposo, colorato, innovativo, etc.). Se non si riesce a farsi un’idea precisa sul “dress code” dell’azienda, è consigliabile vestirsi in modo formale: questo darà comunque l’idea che il candidato sente l’importanza del momento del colloquio e riconosce l’autorevolezza degli interlocutori che va a incontrare.
Consigliamo un abbigliamento formale anche se l’azienda trasmette un immagine molto casual o giovanile. Dai candidati in fase di colloquio ci si aspetta sempre un abbigliamento più professionale rispetto alle abitudini aziendali perché in fondo non appartengono a quel mondo e devono ancora dimostrare di avere le caratteristiche sostanziali per entrarvi.
Regole base per le donne
- Trucco: poco evidente e con toni leggeri, sia per il viso che per le mani. Colori chiari, naturali e unghie non troppo lunghe o decorate
- Capelli: taglio semplice o raccolti in modo sobrio, puliti e comunque ordinati
- Scarpe: tipo decolleté con tacco medio (mai oltre 10 cm), chiuse anche d’estate, poco appariscenti. Meglio evitare i sandali o zeppe che richiamano situazioni non formali
- Abbigliamento: pantaloni o gonna è indifferente. Quest’ultima lunga almeno fino al ginocchio, senza spacchi eccessivi e di tessuti e colori sobri (no pelle, raso o trasparenti)
- Camicia: meglio una camicetta di cotone di taglio classico che maglietta o canottiera. Anche in questo caso scegliere tessuti e colori sobri con equilibrio rispetto al vestito al buon gusto
- Vestito: ottima scelta indossare un vestito intero, perché è formale ed elegante
Regole base per gli uomini
- Giacca: deve sempre essere indossata (anche in estate), anche se si sceglie uno stile casual
- Camicia: optare per modelli e colori classici, a maniche lunghe (anche in estate). Abbottonata fino al collo (penultimo bottone) anche se si decide di non indossare la cravatta e ben stirata
- Pantaloni: classici o casual, devono essere di colore scuro, ben stirati
- Abito intero: non sempre è necessario, è molto formale quindi va accompagnato con accessori altrettanto eleganti
- Cravatta: consigliabile sia con abbigliamento formale che casual perché dà un’impressione decisamente più professionale. In aziende tradizionali va sempre indossata, mentre in contesti informali, creativi o innovativi può anche non essere utilizzata. Evitare quelle con colori sgargianti, disegni o fantasie eccessive
- Scarpe: per molti selezionatori sono il simbolo della cura e attenzione al dettaglio dei candidati. Preferire scarpe in pelle di colore scuro, in tinta col vestito, ma soprattutto lucide, senza segni di usura o sporcizia. Mai indossare scarpe sportive
- Capelli e barba: devono apparire puliti e curati, senza colori sgargianti
Regola generale che vale sia per le donne che per gli uomini è quella di essere semplici e sobri, senza rinunciare alle personalizzazioni e alla propria immagine. Mettere in mostra tatuaggi e piercing difficilmente sarà utile all’immagine complessiva. Ricordare che il selezionatore farà attenzione anche all’aspetto esteriore e al modo di porsi, non solo al contenuto del CV.