Il mio stile relazionale

Nel momento in cui ci si mette in gioco, non si può ignorare un aspetto molto importante: le relazioni con gli altri. Infatti il modo in cui ci relazioniamo con gli altri può influire molto sia sulle nostre scelte sia sugli eventi riguardanti il nostro sviluppo personale e professionale. 

Ogni individuo, nel proprio modo di rapportarsi con le persone che lo circondano, tende ad adottare uno stile relazionale in modo più ricorrente rispetto ad altri: lo stile relazionale è infatti il frutto della storia individuale di ognuno, è la conseguenza di identificazioni con modelli di riferimento affettivo e il risultato di modalità di adattamento nei diversi ambienti in cui ci si muove. 

Lo stile relazionale può però variare da situazione a situazione: l’essere umano è molto complesso e le sue reazioni sono sempre il frutto della combinazione di tratti caratteriali (sostanzialmente stabili) e variabili situazionali

Nel concetto di stile relazionale rientra anche la tipologia di stile comunicativo, che è fortemente legato al modo con cui si interagisce con gli altri.

Capire qual è il proprio stile relazionale dominante è molto importante per comprendere i propri punti di forza e debolezza e adottare una strategia che permetta di stabilizzare (eventualmente mitigare) i primi e rafforzare i secondi. Grazie a questa consapevolezza si possono affrontare con più sicurezza tutte le situazioni che ruotano intorno alla ricerca di un impiego.  

Solitamente vengono individuati 3 principali stili relazionali (assertivo, aggressivo, passivo): ognuno di noi è caratterizzato da una combinazione di questi stili. Chiaramente esiste uno stile dominante, ma non dobbiamo dimenticare che le esperienze e l’adattamento ai diversi ambienti e situazioni possono farci scegliere uno stile diverso. Inoltre, ogni stile relazionale può essere utilizzato con differenti gradazioni (es. con uno stile comunicativo più o meno enfatizzato rispetto a quello tipico di un certo stile relazionale).

Ecco in breve i 3 principali stili relazionali:

  • Assertivo → questo stile relazionale identifica individui che hanno un’immagine positiva di sé, un’adeguata capacità di autovalutazione e un buon livello di autostima e fiducia. Questo modo di essere rende sicuri e capaci di decidere per se stessi. Un individuo assertivo è sicuro e deciso, ammette quando sbaglia, accetta la critica, e a sua volta sa criticare in modo costruttivo. Lo stile comunicativo è chiaro, aperto ed efficace, evidenzia il piacere nel contatto con gli altri. Ottima gestione anche della comunicazione non verbale, caratterizzata da un insieme armonioso di gesti e di sguardi che evidenziano il suo interesse verso chi ascolta. 
  • Aggressivo → questo stile relazionale identifica individui spesso sulla difensiva, pronti a scagliarsi contro gli altri, spesso con volontà di prevaricazione. Tale stile nasconde però spesso un’immagine di sé debole e negativa, alla quale si contrappone appunto una forte aggressività, per dare l’impressione di forza e decisionalità. Lo stile comunicativo è collerico ed esplosivo, con una comunicazione non verbale molto accentuata, quasi esagerata. 
  • Passivo → questo stile relazionale identifica persone timide e sottomesse, con poca autostima, che hanno una cattiva immagine di sé. Tale modo di vivere la propria individualità porta spesso all’incapacità di raggiungere gli obiettivi e di fare delle scelte. Si tratta di persone che cercano di evitare lo scontro e con una comunicazione poco espressiva, contratta ed inefficace. Anche la comunicazione non verbale è dimessa. 

Per capire la propria combinazione di stili relazionali, bisogna osservare come reagiscono le persone intorno a noi di fronte al nostro modo di porci. Sicuramente ci sono alcune modalità che sono più frequenti di altre, che suscitano reazioni più o meno analoghe. Un modo utile ed efficace è anche quello di chiedere alle persone più vicine di dare un feedback sul modo di relazionarci e di comunicare, dal loro punto di vista.

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