Farma Lavoro sta conducendo una ricerca per l’approfondimento delle opportunità professionali emergenti di interesse per i laureati in Farmacia/CTF.
Le informazioni fornite in questa pagina verranno quindi arricchite a breve con i dati raccolti attraverso questa indagine.
Settore cosmetico
A questo settore appartengono 500 imprese italiane di produzione e distribuzione dei prodotti cosmetici. Le imprese sono al 95% collegate alla specifica filiera della chimica di consumo, particolarmente attente alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente per sviluppare “cultura del benessere”. Molta attenzione viene posta alle innovazioni tecnologiche e ai test di laboratorio, in modo da assicurare la produzione di prodotti di alta qualità. Il valore del mercato cosmetico italiano ha superato i 9.500 milioni di euro nel 2013. Il comparto ha registrato un calo dei consumi marginale (-1,2%) e un aumento delle esportazioni dell’11% per un valore vicino ai 3.200 milioni di euro. L’impatto dell’export sostiene la produzione: 9.300 milioni di euro, in crescita del 2,6%. Per quanto riguarda i consumi, è in corso una significativa trasformazione nelle abitudini di acquisto del consumatore, le vendite dirette a domicilio registrano un aumento del 4,5% superando i 450 milioni di euro.
Settore erboristico/fitoterapico
L’erboristeria è un’antica arte che si occupa della conoscenza delle piante (erbe, piante medicinali, officinali, aromatiche e spezie), della loro coltivazione, raccolta, conservazione e commercio a scopi terapeutici (fitoterapia), cosmetici o nutritivi. L’erboristeria nel corso dell’industrializzazione è stata modernizzata. Oggi la raccolta selvatica avviene ancora per produzioni artigianali, ed è stata in gran parte sostituita da imprese industriali specializzate in coltivazioni agricole di erbe medicinali. Queste aziende agricole forniscono i loro prodotti alle industrie alimentari, cosmetiche e farmaceutiche, che li elabora in integratori alimentari, cosmetici, prodotti erboristici e fitoterapici, farmaci.
Settore nutraceutico
Nutraceutica è un neologismo coniato nel 1989, formato da “nutrizione” e “farmaceutica“, e si riferisce allo studio di alimenti che si suppone abbiano una funzione benefica sulla salute umana.
Gli alimenti nutraceutici vengono anche comunemente definiti alimenti funzionali, “pharma food” o “farmalimenti”. Si tratta di “alimenti-farmaco” ovvero alimenti che associano componenti nutrizionali quali alta digeribilità, ipoallergenicità e proprietà curative.
In Italia le aziende operanti in questo settore, per lo più di piccole e medie dimensioni, sono 420. Il 90% dei prodotti viene venduto in farmacia, il restante 10% in parafarmacie e supermercati (Ansa, 2012). Si tratta di un settore che inizia a fare gola anche alle aziende farmaceutiche tradizionali, che hanno iniziato ad acquistare piccole società già presenti sul mercato o a creare la propria divisione di nutraceutica.
Settore omeopatico
L’Unione Europea è il maggior produttore di medicinali omeopatici: il mercato europeo del settore ha raggiunto un valore di 1 miliardo di euro all’anno e pur impiegando circa 8.000 persone rappresenta lo 0,7% del mercato farmaceutico europeo e il 7% di quello per l’auto-medicazione (dati 2012).
L’Italia è il terzo mercato in Europa, dopo Francia e Germania, con un fatturato annuo di oltre 170 milioni di euro nel 2011. Sono circa 11 milioni gli italiani, tra i 18 e i 65 anni, che usano medicinali omeopatici, di cui 3 milioni li utilizzano abitualmente.
Sono circa 30 le aziende dell’industria omeopatica presenti in Italia e gli addetti impiegati nel settore sono circa 4000. I prodotti in vendita sono stimati in circa 30mila.
Da non dimenticare comunque il settore chimico-farmaceutico, che è uno dei comparti in cui l’Italia è più all’avanguardia sul piano scientifico e con maggiori potenzialità di successo.
Settore chimico-farmaceutico
Il settore comprende l’insieme di attività volte alla trasformazione della materia in tecnologie, prodotti e beni di largo consumo e si articola in tre ambiti principali di attività:
- chimica di base: prodotti chimici di base; produzione di gas industriali; coloranti e pigmenti; produzione di altri prodotti chimici di base organici e inorganici; concimi e composti azotati; materie plastiche in forma primaria; gomma sintetica in forma primaria;
- chimica fine: prodotti chimici per l’agricoltura (pesticidi e simili); produzione di pitture, vernici, smalti inchiostri da stampa e mastici; saponi, detergenti e prodotti per la pulizia; gomme termoplastiche; esplosivi; colle e gelatine; supporti per registrazioni audio, video e per l’informatica; produzione di fibre sintetiche e artificiali;
- farmaceutica-chimica-detergenza: produzione di prodotti per la pulizia, per la cosmesi, farmaceutici, chimici e botanici per usi medicinali; produzione di prodotti farmaceutici di base; produzione di medicinali e preparati farmaceutici.
Il settore farmaceutico è uno dei comparti in cui l’Italia è all’avanguardia sul piano scientifico ed uno di quelli con maggiori potenzialità di successo; esso risulta pertanto un settore strategico per lo sviluppo competitivo e la crescita del Paese.