Hard e soft skill

Cosa sono e perché sono importanti

La chiave del successo personale in ogni struttura organizzativa e in ogni settore è rappresentata dalle competenze tecniche acquisite durante il percorso formativo e nell’esperienza professionale, ma anche dalle cosiddette “competenze traversali o meta competenze” . 

Le prime vengono definite anche hard skills, possono essere descritte efficacemente nel proprio curriculum vitae perché si tratta di conoscenze e abilità fondate attraverso studi, specializzazioni ed esperienze nel settore specifico. Sono imprescindibili per determinati ruoli e carriere e per questo motivo sono pre-requisiti in fase di selezione del personale.

Invece le competenze “soft” sono capacità e qualità personali che assumono forme diverse nei vari contesti e che continuano a svilupparsi durante tutto l’arco della vita. Prevalentemente si tratta di competenze relazionali e comportamentali come, ad esempio, l’autonomia, l’autostima, la fiducia, la resistenza allo stress, la capacità di comunicare efficacemente e di negoziare, la flessibilità, etc.

Le soft skills sono molte e ognuno dovrebbe individuare quali sono quelle che possono essere maggiormente richieste e necessarie in uno specifico ambito professionale piuttosto che in un altro. 

È importante anche conoscersi e scegliere il percorso professionale più adeguato, allenare costantemente le proprie soft skills per aumentare il potenziale di impiego, la cosiddetta employability, e per sviluppare in modo sinergico e armonioso il talento personale. 

Le soft skill più richieste dalle organizzazioni

Come abbiamo detto, le competenze traversali, indipendentemente dal tipo di azienda, settore o ruolo, sono molte ma hanno peso e importanza differenti a seconda del contesto. Quelle generalmente più significative per valorizzare le proprie capacità e quindi farsi apprezzare sono:

  1. Comunicazione efficace – Capacità di trasmettere e condividere in modo chiaro e sintetico idee e informazioni con interlocutori a vari livelli, capacità di ascolto e di confronto anche con idee diverse dalle proprie
  2. Resistenza allo stress – Significa reagire positivamente alla complessità e/o alle avversità, mantenendo il controllo emotivo e rimanendo focalizzati sulle priorità
  3. Autonomia – Capacità di svolgere attività di medio-alta complessità senza il bisogno di costante supervisione o controllo di persone più senior
  4. Fiducia in se stessi – Conoscenza di sé e delle proprie capacità, consapevolezza del proprio valore e delle potenzialità, indipendentemente dall’opinione di persone significative
  5. Flessibilità/Adattabilità – Significa sapersi adattare in contesti mutevoli, essere aperti alle novità e affrontare il cambiamento con positività
  6. Auto sviluppo – Capacità di riconoscere le proprie lacune e le aree di miglioramento e attivarsi per sviluppare e migliorare sempre più le proprie conoscenze e competenze
  7. Conseguire obiettivi – Tenacia, impegno, determinazione che si mette nel conseguire gli obiettivi personali o assegnati, attivando tutte le proprie risorse e idee
  8. Problem Solving – È un approccio al lavoro che, identificandone le priorità e le criticità, permette di individuare le migliori soluzioni ai problemi
  9. Assertività – Capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l’interlocutore
  10. Empatia – Capacità di osservazione e ascolto degli atri, delle loro caratteristiche, fragilità e potenzialità per entrare in contatti con tutti gli interlocutori

In conclusione, per ogni persona che si avvicina al mondo del lavoro, in particolare per i giovani, comprendere qual è la propria “dote” di soft skills è un passo importante non solo per cercare lavoro, ma anche per proseguire con successo nella professione.

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