Via libera dall’Aula del Senato alla conversione del decreto milleproroghe che contiene, tra l’altro, lo slittamento dell’obbligo vaccinale per le scuole. L’approvazione è arrivata con 148 voti favorevoli, 110 contrari e 3 gli astenuti. Il provvedimento passa ora alla Camera. Oggi, però, la conferenza dei capigruppo a Montecitorio ha fissato il calendario delle sedute che avranno luogo nelle prime due settimane di settembre, al termine della pausa estiva. La Camera è convocata martedì 11 settembre alle ore 11 per discutere la mozione Gelmini sulle delocalizzazioni e la mozione Carnevali sul reddito di inclusione. A seguire, nel pomeriggio, si svolgerà la discussione generale sul decreto milleproroghe, con voto previsto nei giorni 12 e 13.
Come anticipato ieri, non si farà quindi in tempo a chiudere tutto già questa settimana e si finirà per arrivare a ridosso dell’apertura delle scuole con conseguente rischio caos. La protesta dell’opposizione per il “congelamento” della sanzione del divieto di accesso all’asilo per i bimbi non vaccinati, iniziata lo scorso venerdì, è proseguita anche oggi in Aula.
“I gruppi di Lega e 5Stelle preferiscono credere agli stregoni piuttosto che alla medicina e alla scienza, è un rischio che le famiglie italiane non possono permettersi”, ha dichiarato l’ex ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli (PD). “La frattura nel Movimento 5 Stelle e le dichiarazioni della ministra della Salute – prosegue Fedeli – mostrano quanto, anche nelle loro fila, ci sia la consapevolezza dell’errore commesso, un errore cui riparare velocemente. L’emendamento al milleproroghe e la circolare sull’autocertificazione rischiano di indebolire il lavoro importante svolto in questi anni per l’estensione delle vaccinazioni. La scelta di assecondare le follie antiscientifiche si mostra per quello che è: una mossa per raccogliere voti. Una vergogna, perché lo si fa sulla pelle dei bambini, specie di quelli più deboli che rischiano così di non poter frequentare le scuole. Il Movimento la smetta di speculare su questo ed ascolti gli esperti, l’ordine dei medici, gli scienziati e chi, anche all’interno di quel gruppo, si sta opponendo con forza a chi per un pugno di voti – conclude Fedeli – mette a rischio la salute dei più piccoli”.
LeU chiede un’audizione dei ministri della Salute ed Istruzione in Commissione Sanità. “L’approvazione dell’emendamento al decreto milleproroghe è un grave errore e sta creando una situazione di confusione con rischi per la salute a partire, per esempio, dai soggetti immunodepressi”, ha spiegatoVasco Errani (LeU), vice presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. “È intollerabile – continua – che una tale confusione metta a rischio la salute dei minori. Per questo ho scritto al presidente della commissione Sanità del Senato, sen. Sileri, chiedendo che nella riunione della commissione di domani vengano auditi i ministri della Salute e dell’Istruzione. E’ urgente infatti – conclude Errani – che il governo dia delucidazioni formali sulla posizione del governo e faccia chiarezza sulla situazione nelle scuole nelle prossime settimane”.
Dura anche la posizione di FI nei confronti di questa proroga. “La ministra Grillo finge di non sapere che sospendere per un anno la sanzione che prevede il divieto di accesso dei bimbi non vaccinati ad asili nido e materni significa togliere efficacia alla norma e quindi indirettamente assecondare i no vax. Sarà il caos per le famiglie e le scuole”, ha affermato Licia Ronzulli, vicepresidente dei senatori di Forza Italia. “Nei ministeri dove al vertice ci sono i grillini – aggiunge Ronzulli – o è tutto fermo, come su Ilva, Tap e Tav, oppure si fanno passi indietro, come sui vaccini. E non pensi la ministra Grillo a ‘classi quarantena’ o a ‘classi di segregazione’ di tipo nazista perché non possono e non devono essere i bambini a pagare le conseguenze di un governo che sui vaccini si sta dimostrando assolutamente irresponsabile”.
Anche FdI contro il “congelamento” dell’obbligo. “Sarebbe un errore tornare indietro sul tema dei vaccini. Su questi temi sono abituata ad ascoltare il parere della comunità scientifica, perché da politico non è il mio mestiere stabilire quali vaccini debbano essere necessari e obbligatori. Non dobbiamo fare l’errore di affrontare in modo politico un tema che politico non è. Quindi mi rimetto alla comunità scientifica”, ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, interpellata dai cronisti davanti alla Camera.
Queste le altre misure riguardanti la sanità contenute nel decreto Milleproroghe.
Ricetta elettronica veterinaria. Modificando quanto previsto dall’articolo 118, comma 1-bis del decreto legislativo n. 193/2006 si stabilisce che la prescrizione dei medicinali veterinari dovrà essere redatta esclusivamente secondo il modello di ricetta elettronica, non più dal 1° settembre 2018, bensì dal 1° dicembre 2018.
Prescrizione mangimi. Sulla base di quanto stabilità dall’articolo 8, comma 1-bis, del Decreto legislativo n. 90/1993 l’entrata in vigore della prescrizione dei mangimi medicati esclusivamente secondo il modello di ricetta elettronica, viene differita dal 1° settembre 2018 al 1° dicembre 2018.
Riparto quota premiale Regioni. Modificato l’articolo 2, comma 67-bis, della legge Finanziaria 2010, estendendo anche al 2018 il riparto della quota premiale per quelle Regioni che hanno istituito una Centrale regionale per gli acquisti e l’aggiudicazione di procedure di gara per l’approvvigionamento di beni e servizi per un volume annuo non inferiore ad un determinato importo.
Investimenti stranieri nell’Ospedale di Olbia. Si interviene sull’articolo 16 della legge n. 164/2014, estendendo al periodo 2018-2020, per favorire l’investimento straniero per l’Ospedale di Olbia. In particolare, ai fini del rispetto dei parametri del numero di posti letto per mille abitanti, non si terrà conto anche per il prossimo triennio dei posti letto accreditati in tale struttura.
Sempre in relazione al carattere sperimentale dell’investimento nell’ospedale di Olbia e nelle more dell’adozione del provvedimento di riorganizzazione della rete ospedaliera, la regione Sardegna nel periodo 2018-2020 viene autorizzata ad incrementare fino al 6% il tetto di incidenza della spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati.