“Gli Ordini delle professioni sanitarie sono alla partenza di un processo che cambierà significativamente l’operatività degli enti”. Questo uno dei temi cardine dell’Assemblea dei Delegati Regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano della FOFI, svoltasi ieri a Roma. Il presidente della FOFI, Andrea Mandelli ha esordito sottolineando che “l’entrata in vigore del nuovo Regolamento per la tutela dei dati personali, che risale allo scorso 25 maggio, e in prospettiva la dematerializzazione di tutti i documenti andranno inevitabilmente a modificare il lavoro degli Ordini provinciali, con la necessità di dotarsi di nuovi strumenti per il trattamento dei dati degli iscritti”.
La Federazione per questo ha deciso, come comunicato nello scorso Consiglio nazionale, di “agevolare l’informatizzazione degli Ordini, in particolare quelli con il numero minore di iscritti, attraverso un finanziamento ad hoc, e mettendo a punto un sistema di gestione allo stato dell’arte al quale gli Ordini potranno, se lo ritengono, aderire”.
Ma non si tratta soltanto di questo: all’orizzonte ci sono le innovazioni contenute nella Legge di riforma degli Ordini (nota come DdL Lorenzin), come la presenza di un Revisore dei Conti professionista all’interno del Collegio dei Revisori di ciascun Ordine, e soprattutto le modifiche al procedimento disciplinare, con la separazione della fase istruttoria, condotta a livello regionale, da quella giudicante. Tutte misure nella cui “applicazione al Federazione intende supportare gli Ordini anche attraverso momenti di formazione ad hoc”.
All’Ordine del giorno anche la prossima edizione di FarmacistaPiù (Roma, 12 e 13 ottobre). Il vicepresidente della FOFI e Presidente del Comitato scientifico del Congresso Luigi d’Ambrosio Lettieri ha annunciato i temi principali: aderenza terapeutica e cronicità; l’interdisciplinarità del saperi, quindi la collaborazione interprofessionale; i quarant’anni del Servizio Sanitario Nazionale e le prospettive di una nuova governance del farmaco; un’analisi degli effetti delle liberalizzazioni condotte nel settore – dalla Legge 405 che ha istituito la distribuzione diretta alla liberalizzazione degli orari passando per l’uscita del farmaco da banco dalle farmacie – per discutere se abbiano effettivamente in un vantaggio per il cittadino. Temi che nella prima giornata saranno affrontati dal punto di vista tecnico per passare alla valutazione politica nella plenaria della mattina di sabato 13, che vedrà esponenti della Sanità e della politica a confrontarsi sul ruolo del farmacista.
Quest’anno FarmacistaPiù vede la partecipazione e il contributo diretto di Federfarma, cui è affidata la seconda plenaria del sabato, dedicata al progetto della “Rete delle reti”. Dagli interventi è apparso chiaro che la sfida che si prospetta alla professione dipende sì da fattori politici ma anche dal flusso, incessante, dell’innovazione. Qui il segretario della FOFI, Maurizio Pace, ha richiamato la necessità di impegnarsi a fondo per promuovere una formazione continua di qualità, capace di fornire ai farmacisti gli strumenti culturali e tecnici per affrontare un assetto del servizio farmaceutico che va incontro a profonde modificazioni. Come ha concluso il Presidente Andrea Mandelli, l’obiettivo dell’azione non cambia: promuovere il ruolo del farmacista a tutela del cittadino, facendolo evolvere in funzione del mutare dei bisogni di salute.