“Oltre 300 addetti in 48 farmacie e un volume d’affari di circa 70 milioni di euro. Sono numeri importanti quelli di Assofarm che, in Umbria, è riuscita a favorire il protagonismo delle farmacie pubbliche le quali, superando le municipalità, lavorano per l’innalzamento dei servizi e anche per diffondere la cultura della prevenzione”.
Così l’assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare della Regione Umbria, Luca Barberini, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Io mi sto a cuore” organizzata in occasione della settimana della prevenzione delle malattie cardio-ischemiche in programma dal 21 al 27 maggio, dalle farmacie comunali dell’Umbria associate ad Assofarm.
“È la prima volta che un’iniziativa viene attuata all’unisono dalle farmacie pubbliche della nostra Regione”, ha commentato il presidente di Assofarm,Virgilio Puletti. “In queste giornate i cittadini potranno rivolgersi ai farmacisti della propria farmacia comunale di fiducia per chiedere la misurazione gratuita della pressione arteriosa, il peso corporeo, determinare la glicemia e colesterolemia totale attraverso il prelievo del sangue capillare. Il progetto – ha proseguito – è in linea con la caratteristica saliente della missione delle farmacie pubbliche che è quella di operare tenendo conto sia dell’anima imprenditoriale che di quella sociale”.
Intanto, la Regione Umbria ha da poco pubblicato l’avviso per il primo interpello relativo al concorso pubblico straordinario per l’assegnazione di 39 nuove sedi farmaceutiche disponibili sul territorio regionale per l’esercizio privato.
“Attualmente le farmacie si trovino ad operare in un mercato profondamente mutato rispetto al passato con una forte richiesta di attività sempre più nuove e servizi attenti alla salute del cittadino”, ha detto Barberini. “E ciò vale ancor di più per le farmacie pubbliche che si strutturano come presidi a tutto tondo per il benessere con un occhio attento alla prevenzione. Tutto ciò, anche alla luce dell’invecchiamento della popolazione con tutte le conseguenze che il fenomeno comporta, come l’aumento di molte patologie, tra cui l’ipertensione e le cardiopatie”.
“La Regione Umbria – ha concluso – è stata tra le prime Regioni a dotarsi di un Piano di prevenzione, con le farmacie protagoniste che, in collaborazione con i medici di famiglia possono contribuire alla rilevazione e alla raccolta dei dati relativi alla salute dei cittadini per poi farli confluire nel fascicolo sanitario elettronico che entrerà a regime a luglio”.