Milano è ufficialmente candidata a nuova sede Ema. Per presentarla i maggiori rappresentanti del sistema produttivo italiano si sono dati appuntamento, questa mattina, a Bruxelles. Al centro della scena, di fronte ad un pubblico composto dai vertici del mondo delle imprese europee, gli esponenti di spicco dell’economia milanese hanno fornito un quadro completo dei punti di forza della candidatura di Milano. Tra i presenti, palazzo Pirelli, pronto per accogliere l’agenzia europea, le eccellenze dello stile di vita e del food italiano, e quelle del settore della ricerca. Riflettori puntati anche sulla centralità di Milano nel sistema di trasporto europeo.
I promotori dell’iniziativa
L’evento è stato organizzato da Confindustria, Farmindustria, Federchimica, Fondazione Milano per EXPO 2015, Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi e Assolombarda, coordinate da Diana Bracco, rappresentante unico del mondo delle imprese nella cabina di regia istituzionale.
La presentazione moderata dalla giornalista Adriana Cerretelli e aperta dai saluti istituzionali dell’Ambasciatrice italiana in Belgio, Elena Basile, ha visto gli interventi di Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, si è detto convinto della candidatura del capoluogo lombardo: “sull’Ema siamo sicuri che l’Italia e Milano possano farcela. Lo diciamo da tempo e oggi ne siamo ancora più convinti perché assolutamente certi che il Paese sia in grado di dare la risposta migliore alle diverse esigenze”.
“Una sede – ha continuato Scaccabarozzi – per un’immediata operatività dell’Ema, in una metropoli facilmente raggiungibile, con un efficiente sistema di trasporti internazionale e interno, infrastrutture logistiche, alberghiere e sanitarie di assoluto livello, un ottimo sistema scolastico e universitario e bellezze da esplorare in centro e nei dintorni. E non solo: Milano è leader nelle life sciences, con molte imprese farmaceutiche high-tech nazionali e internazionali che investono in innovazione e produzione 4.0. Insomma, Milano non è seconda a nessuno nella competizione. Purché si giochi ad armi pari, basando la scelta su criteri oggettivi. Ecco perché è necessaria una short list con 4-5 candidati per evitare che l’Ema, per meri motivi politici, sia spostata in città di altri Paesi che non hanno gli stessi numeri. È necessario fare insieme l’ultimo scatto per tagliare il traguardo per primi. Farmindustria c’è”.
“Affrontiamo la sfida a testa alta – ha aggiunto la Vice Presidente di Confindustria Licia Mattioli – grazie ad una candidatura che offre le condizioni ideali per perseguire con forza gli obiettivi dell’Ema, cruciali per la salute ed il benessere di tutti i cittadini europei. Ecco perché è essenziale, oltre che doveroso, che la scelta che saranno chiamati a fare gli Stati membri sia basata sui più rigorosi parametri oggettivi di valutazione. L’assegnazione dell’Ema a Milano consentirebbe di facilitare ulteriormente la collaborazione con l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che ha sede a Parma, attivando importanti sinergie e coordinamento sui temi della salute, nutrizione e sicurezza alimentare”.
“La partita che stiamo giocando per l’Ema è una partita tra ecosistemi. E il territorio di Milano ha tutti i numeri vincere perché assolutamente competitivo in tutti gli ambiti di valutazione identificati dal Consiglio Europeo – ha affermato Alessandro Spada, Vicepresidente Vicario di Assolombarda – L’area della Grande Milano genera un Pil di ben 153 miliardi di euro, 359 miliardi di euro se consideriamo l’intera regione. In quest’area risiedono circa 3.600 multinazionali, integrate in un sistema di piccole, medie e grandi imprese, con eccellenze in diversi settori: non solo life science, ma anche moda e design, ingegneria e meccanica, agrifood, finanza, Ict e multimedia, energia e rinnovabili. Milano, quindi, si caratterizza per una qualificata “business community”, è la capitale economica del nostro Paese e una delle più avanzate in Europa, una vera città globale”.
Per l’ex responsabile del servizio legale di Ema, Vincenzo Salvatore “uno dei punti centrali per il futuro dell’Ema sarà trovare una sede che sia attraente per gli attuali dipendenti. Al fine di assicurare la business continuity dell’agenzia, occorre garantire ai funzionari e alle loro famiglie una qualità della vita che sia comparabile a quella che oggi hanno a Londra, dal punto di vista dell’istruzione per i figli dei funzionari, dell’offerta culturale e turistica, del sistema dei trasporti. Milano risponde in pieno a questa fondamentale esigenza”.
Ad appoggiare la candidatura anche il il celebre chef stellato Carlo Cracco: “Milano – ha detto – è la città che più di ogni altra ha subito una trasformazione negli ultimi anni. Mai come oggi è in grado di offrire tante opportunità e servizi. Lo vedo soprattutto nel mio settore, quello dei pubblici esercizi e della ristorazione, sempre pronto ad adattarsi alle nuove esigenze e ai nuovi modi di vivere la città, con un’offerta unica e variegata, dai ristoranti più tradizionali milanesi, agli stellati fino alle cucine e alle catene internazionali”.
Secondo il rettore dell’Università di Milano Bicocca, Cristina Messa: “Milano è l’interlocutore ideale e la miglior scelta possibile per il trasferimento dell’Agenzia europea del farmaco in termini di ricerca, medicina e innovazione. Prima di tutto, Milano è uno dei principali hub scientifici europei per quanto riguarda la ricerca biomedicale e biotecnologia, grazie ad una rete collaborativa di 8 università, 17 istituti scientifici ospedalieri e 32 centri di ricerca. L’alto livello della ricerca italiana è riconosciuto come uno dei migliori nelle classifiche mondiali: l’Italia infatti si posiziona al settimo posto al mondo per numero di studi prodotti nell’ambito della biotecnologia. Infine, il governo italiano sta investendo nel futuro delle scienze con lo Human Technopole, che mira a diventare un elemento cruciale a livello internazionale della ricerca e della tecnologia”.
Ha puntato sul sistema aeroportuale di Milano, che offre un supporto strategico alla candidatura della città, Pietro Modiano, il Presidente del Gruppo Sea, Aeroporti di Milano. “Con i suoi tre aeroporti e oltre 40 milioni di passeggeri all’anno – ha sottolineato – questo sistema è caratterizzato da due punti di forza: i collegamenti internazionali e l’accessibilità dalla città di Milano. È infatti possibile raggiungere oltre 200 destinazioni da Milano Malpensa, 38 da Milano Linate e 118 da Bergamo Orio al Serio. Ciascuna parte del sistema è facilmente accessibile dal centro di MIlano, dove Ema avrà la sua sede”.
Secondo l’Amministratore delegato di Arexpo, Giuseppe Bonomi: “la trasformazione dell’area di Expo MIlano 2015 in un parco della scienza, conoscenza e innovazione ai più alti livelli internazionali costituisce uno dei punti di forza della candidatura di Milano ad ospitare l’Ema. È un’opportunità unica che rappresenta un grande esempio di rispetto delle promesse fatte dopo un importante evento come quello di Expo. La nostra visione per il nostro progetto di trasformazione è guidata dall’innovazione ed è pienamente in linea con la storia, l’identità e la cultura della città, grazie ad una proficua collaborazione tra attori pubblici e privati”.
Alexander Pereira, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro alla Scala, ha condiviso la sua personale esperienza nel capoluogo lombardo: “ho frequentato Milano per molti anni da appassionato d’opera e ora, da tre anni, pur conservando lo sguardo di chi viene da un’altra città e da un altro paese, lavoro a Milano, dedicandomi ad un progetto grande, ambizioso e difficile come è il Teatro alla Scala. Vivendo qui, esplorando la città, confrontandomi ogni giorno con persone provenienti da tutti i campi della cultura e del mondo produttivo ho scoperto un polo culturale straordinariodove non solo sono presenti ed attivi tutti i campi della vita intellettuale, dalla scienza all’editoria, all’arte, alla musica e alla moda, ma queste diverse forze trovano spesso la capacità di unirsi per moltiplicare le rispettive energie e rendere ancora più grande questa città”.
L’evento si è chiuso con l’intervento della Presidente della Fondazione Milano per EXPO 2015, Diana Bracco, imprenditrice farmaceutica, già presidente di EXPO 2015 e commissario del Padiglione Italia: “Il sistema economico-produttivo italiano è fortemente impegnato nel sostegno alla candidatura di Milano come nuova sede dell’Ema. Milano ha infatti tutti i requisiti necessari e rappresenta la migliore scelta a garanzia della continuità delle attività dell’Agenzia, fondamentale per assicurare la salute di milioni di cittadini europei. Questa due giorni a Bruxelles del governo e della business community italiana – ha concluso – ha rappresentato la migliore dimostrazione della forza della candidatura stessa e dell’ampio supporto dell’intero sistema Italia”.