Mandelli: “Bene Farma Lavoro. Ma resta il problema degli accessi a Farmacia”

L’abbiamo detto con chiarezza già a marzo di quest’anno a Farmacista Più, se non si riforma l’accesso all’università, tra 20 anni saranno 60mila i colleghi laureati a spasso

A cura di Redazione Farmalavoro

I numeri di Farma Lavoro testimoniano meglio di ogni parola che l’iniziativa ha funzionato. Quando l’abbiamo pensata e messa in piedi poco più di un anno fa l’idea sembrava folle. Trovare lavoro ai nostri colleghi in un momento così drammatico per la nostra economia attraverso una semplice connessione tra domanda e offerta. Tutto sul web. Senza spese e costi particolari per chi cerca e per chi offre lavoro.
 
Una follia o, per i più romantici, un sogno. E invece 12 mesi dopo la messa on line del portale Farma Lavoro ha dimostrato di funzionare. E anche molto bene.
 
In un anno abbiamo pubblicato più di 1.400 inserzioni di farmacie, parafarmacie e aziende che richiedevano personale attivando una relazione diretta tra offerta e domanda di lavoro. E di questi tempi e con la crisi generale, compresa quella del nostro settore, mi sembra un risultato molto buono che dimostra come la relazione diretta e senza filtri tra professionisti funzioni e possa portare a soluzioni concrete.
 
Bene. Ma il quadro generale come dicevamo è tutt’altro che roseo. E anche se buoni, da soli, i numeri di Farma Lavoro non possono compiere il miracolo.
 
Di cosa sto parlando? Del fatto che se non si interverrà subito il farmacista sarà un professionista destinato a non trovare più lavoro nei prossimi anni.
 
L’abbiamo detto con chiarezza già a marzo di quest’anno a Farmacista Più, se non si riforma l’accesso all’università, tra 20 anni saranno 60mila i colleghi laureati a spasso.
 
Un dato ora confermato anche dal ministero della Salute che ha messo nero su bianco come, a fronte di 4mila nuove iscrizioni annuali a farmacia, il sistema sanitario italiano, tra ospedali e farmacie pubbliche e private, non possa assorbire più di 1.279 farmacisti l’anno.
 
Allora che vogliamo fare? Lasciare tutto così com’è e far finta di nulla? La Fofi non ha ovviamente questa intenzione e si sta già attivando con forza presso tutte le sedi, a partire dal Miur e dalle Facoltà di Farmacia italiane, affinché sia inserito anche per la nostra laurea un accesso programmato ed effettivamente parametrato al fabbisogno del mercato del lavoro, pubblico e privato.
 
Senza numero chiuso a Farmacia il destino di migliaia di giovani sarà compromesso. Impediamo che ciò accada.

 

www.ilfarmacistaonline.it

To top