Rinegoziazione prezzi farmaci. In Gazzetta le cifre del payback 2015/2017 per le aziende che non hanno abbassato i prezzi

La nuova determina

A cura di Redazione Farmalavoro

Arriva anche la seconda determina Aifa sulla rinegoziazione dei prezzi dei farmaci prevista dal decreto Enti Locali. Dopo quella dei primi di ottoibre con i nuovi prezzi ribassati, sulla Gazzetta di oggi (3 dicembre) è stata pubblicata una seconda determina dell’Agenzia che riguarda gli importi e le modalità di pagamento del payback per quelle aziende che, non avendo accettato la riduzione di prezzo, hanno sottoscritto l’accordo (anch’esso previsto come opzione dal decreto Enti Locali) che prevede il payback quale modalità di riduzione di spesa a carico del Ssn.
 
Le aziende farmaceutiche che hanno sottoscritto l’accordo, dovranno provvedere ad effettuare il versamento alle Regioni in un’unica soluzione dell’importo quantificato nell’Allegato A della determina. per un totale nel triennio di 164 milioni di euro. entro e non oltre il:
– 31 dicembre 2015, per il payback 2015;
– 30 giugno 2016, per il pay-back 2016;
– 30 giugno 2017, per il pay-back 2017.
 
Le cifre delle singole annualità del pay back sono dettagliate nella determina azienda per azienda. Il totale del risparmio per le Regioni della rinegoziazione, compresi i 164 milioni del payback, l’ha anticipato lo scorso 23 ottobre alla Camera il sottosegretario De Filippo rispondendo a un’interrogazione dei Cinque Stelle.
 
“Complessivamente – aveva charito De Filippo – la manovra sui farmaci porterà un risparmio per il Servizio sanitario nazionale su base annuale di314,3 milioni di euro, corrispondente ad un risparmio atteso di 707,1 milioni di euro fino al 31 dicembre 2017″. “L’attività negoziale – aveva poi specificato De Filippo – ha interessato 1.064 confezioni, corrispondenti a 694 specialità medicinali individuate nell’ambito di 13 raggruppamenti terapeuticamente assimilabili, comprendenti i medicinali a maggiore impatto sulla spesa farmaceutica convenzionata. Inoltre, la rinegoziazione ha complessivamente interessato 72 confezioni, corrispondenti a 27 specialità di medicinali biotecnologici privi di copertura brevettuale e senza la concomitante disponibilità di un biosimilare”.

 

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