Riforma Enpaf. Policicchio (Fenagifar): “Giovani sempre più in difficoltà”

Per necessità economiche contingenti, spesso, i giovani farmacisti potrebbero trovarsi davanti alla scelta di non iscriversi proprio all’Ordine o di doversi cancellare alla scadenza della possibilità di usufruire del versamento del solo contributo di solidarietà

A cura di Redazione Farmalavoro

Si è tenuto il 31 agosto scorso l’incontro tra la Commissione istituita dell’Enpaf, la Fenagifar e le altre sigle professionali coinvolte, per discutere la riforma del sistema previdenziale, necessaria per adeguarsi ai tempi ed alle necessità dei farmacisti.
 
È stato messo subito in evidenza che il sistema, come è oggi strutturato, non è più adatto alle esigenze degli attori interessati, tanto meno ai giovani: per necessità economiche contingenti, spesso, potrebbero trovarsi davanti alla scelta di non iscriversi proprio all’Ordine o di doversi cancellare alla scadenza della possibilità di usufruire del versamento del solo contributo di solidarietà.
 
Questa situazione costringe i giovani a una possibile preclusione dal mercato del lavoro. Abbiamo chiesto che il contributo alla Cassa Previdenziale sia legato in prima istanza alla propria capacità reddituale, ed inoltre abbiamo messo in evidenza come oggi non sia più possibile partecipare alla solidarietà con il concetto del “fondo perduto”, ovvero che qualsiasi contributo sia dato alla Cassa Previdenziale debba essere riconosciuto ai fini pensionistici.
 
Partecipa ai lavori offrendo il proprio contributo il Prof. Alberto Brambilla, economista e già Sottosegretario al Ministero del Lavoro, nonché uno dei massimi esperti in materia previdenziale.
 
Auspichiamo che dalle proposte raccolte e dal contributo di personalità di questo calibro la riforma assuma una forma equa ed aggiornata rispetto alla situazione odierna e che siano portate avanti proposte oggettivamente plausibili.
 

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