Il farmacista protagonista del nuovo modello di assistenza territoriale.

La riforma al centro della IX edizione di FarmacistaPiù

A cura di Redazione Farmalavoro

Il moderno sistema di sanità territoriale, la continuità assistenziale, l’evoluzione del ruolo del farmacista e della funzione della farmacia, le nuove competenze e i nuovi orizzonti professionali nell’epoca post pandemica saranno al centro il 20, 21 e 22 ottobre, della nona edizione di FarmacistaPiù, il congresso dei farmacisti italiani – realizzato con il patrocinio della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), su iniziativa di Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar e con l’organizzazione di Edra -, che ogni anno richiama migliaia di partecipanti.

La presentazione dell’iniziativa, ieri al Nobile Collegio di Roma, alla presenza del Presidente del Congresso e di FOFI, l’On. Dott. Andrea Mandelli, del Sen. Dott. Luigi D’Ambrosio Lettieri (Presidente Fondazione Cannavò), del Dott. Marco Cossolo (Presidente Federfarma) e del Dott. Eugenio Leopardi (Presidente Utifar).

La macchina organizzativa è già al lavoro per radunare, durante l’evento, le eccellenze del mondo farmaceutico e della Sanità e garantire un alto standard di qualità degli incontri. Obiettivo del congresso sarà porre l’accento su tematiche d’interesse per il mondo professionale – a partire dalla centralità del territorio – e mettere in evidenza la necessità di promuovere i nuovi modelli di proximity care come strumenti indispensabili per la tutela della salute. La modalità della nona edizione sarà phygital, con l’apertura dei lavori prevista a Roma nel pomeriggio di giovedì 20 ottobre e i lavori congressuali del venerdì 21 e del sabato 22 ottobre p.v. in modalità digitale.

FarmacistaPiù è un momento di confronto importante sui temi che riguardano la nostra professione, propedeutico ad affrontare le sfide che ci attendono”,  afferma Andrea Mandelli, presidente della FOFI e presidente del Congresso 2022. “Questa nona edizione sarà l’occasione per guardare, in prospettiva, all’evoluzione del ruolo del farmacista, anche alla luce del DM71”. L’obiettivo, ha detto Mandelli, “è forte e riguarda il rilancio della professione del farmacista, la tenuta del sistema farmacia, la valorizzazione di tutte le componenti della nostra professione.”

“La nostra forza – ha proseguito il presidente della FOFI – è da sempre quella di saper evolvere: lo abbiamo dimostrato, concretamente, anche negli ultimi due anni e mezzo, affermandoci come i principali interpreti di quella prossimità che è ormai unanimemente considerata la chiave di volta del Servizio sanitario del futuro. Siamo perciò pronti a dialogare con tutti gli attori del sistema Salute affinché proprio dalla sanità territoriale parta un nuovo modo di assistenza ai cittadini”.

Tra le questioni prioritarie specifiche della professione, Mandelli cita la necessità di trovare una soluzione per “finanziare definitivamente la farmacia dei servizi”. C’è poi il “delicatissimo tema della nuova remunerazione” e la volontà di “ritagliare un nuovo ruolo per i farmacisti che lavorano negli ospedali e che, già durante la pandemia, hanno svolto funzioni del tutto nuove”. Per il presidente della Fofi è giunto anche il momento di avanzare proposte e trovare soluzioni per “l’inquadramento degli specializzandi in farmacia, così come già avviene per i medici”. 

Gli obiettivi sono molti e complessi, ma per Mandelli “è quello che succede quando si alza l’asticella, cosa che continueremo a fare, perché se la nostra professione è stata in grado di resistere, è proprio perché è stata in grado di cambiare”.

Tante, e anche altre, le tematiche da affrontare: dalla politica sanitaria a quella professionale, si passerà anche alle nuove istanze della ricerca, dell’innovazione scientifica e alle tematiche di valenza sindacale, come ricorda Luigi D’Ambrosio Lettieri, Presidente di Fondazione Cannavò, che conclude sottolineando quanto “ancora una volta l’assise dei farmacisti italiani ha un obiettivo ambizioso: verificare come e quanto la professione farmaceutica possa contribuire al miglioramento della qualità assistenziale. Il nostro impegno è leggibile negli straordinari traguardi raggiunti: oggi siamo co-protagonisti nella ridefinizione di un progetto di governance sanitaria adeguato alla sfida dei tempi. Insieme alle 35 associazioni di categoria che animano la nostra multidisciplinarietà, accompagniamo il farmacista nel quotidiano impegno richiesto e in tutte le declinazioni della professione, con il supporto del decisore politico. Lavoreremo affinché il nostro metodo, costruito sull’interrelazione e sullo sviluppo di più convinte sinergie interprofessionali, dia vita a team multidisciplinari capaci di proseguire nella promozione del modello territoriale come elemento di rilancio per la Sanità del Paese. Prosegue il percorso evolutivo del patrimonio dei saperi della professione, indispensabile cardine di valore per la tutela della salute”.

Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale, aggiunge: “Siamo all’ultimo miglio del nostro percorso di rivalutazione e rilancio del ruolo della farmacia: FarmacistaPiù sarà il momento per ridiscutere insieme di temi importanti come la remunerazione e l’implementazione della Farmacia dei Servizi come attività effettiva del SSN. Dobbiamo farci carico, iniziando da oggi, del completamento di questa evoluzione, affinché il cambiamento sia patrimonio delle farmacie e, di conseguenza, dei cittadini”.

Eugenio Leopardi, Presidente Utifar, pone l’accento sulla necessità di evolvere le competenze: “Il concetto di cura territoriale è da sempre nel DNA del farmacista e, per questo, appare oggi necessario farlo evolvere in qualcosa di più: dobbiamo conservare questo nostro nuovo ruolo e renderlo una costante, attraverso una formazione coerente con gli impegni che il Sistema ci affiderà. È un percorso che richiede tempo e dedizione, ma è proprio per rendere il lavoro sinergico che dobbiamo confrontarci. La nona edizione di FarmacistaPiù rappresenta ancora una volta un’ottima occasione di dibattito ed elaborazione di proposte”.

Saranno quattro, come da tradizione, i premi istituiti: il premio allo studio “Giacomo Leopardi”, il premio alla solidarietà “Cosimo Piccinno”, il premio all’innovazione “Renato Grendene” e il premio alle promesse giovanili intitolato alla memoria di Osvaldo Moltedo.

 

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Fonte: IlFarmacistaOnline

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