Vaccini obbligatori. Lorenzin: “Saranno 12 e tutti gratis per i minori da 0 a 16 anni”

Non prevedo possa determinare criticità in fase applicativa neppure con riferimento alla popolazione Rom, Sinti e Camminanti”

A cura di Redazione Farmalavoro

L’onorevole Marco Rondini della Lega Nord ha interpellato oggi alla Camera il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sollecitando “chiarimenti in merito alle prospettive di effettivo funzionamento del nuovo sistema sanzionatorio delineato dal Governo in materia di prevenzione vaccinale, con particolare riferimento alla situazione delle famiglie che vivono in campi Rom” (vedi testo interrogazione – n. 3-03043).
 
Marco Rondini (Lega Nord): “Obiettivo condiviso ma strumento sbagliato”.
“Nella nostra interrogazione – ha detto in Aula il deputato della Lega – facciamo riferimento a quello che abbiamo appreso da notizie di stampa in merito al decreto che dovrebbe condurre all’obbligatorietà delle vaccinazioni, decreto che prevede delle sanzioni molto pesanti nei confronti delle famiglie che non sottopongono i figli alle vaccinazioni”.
 

“Noi riteniamo che la copertura vaccinale sia un obiettivo da raggiungere e raccomandato da chi ha a cuore il bene della propria comunità e dall’OMS ma che i mezzi che vengono utilizzati per ottenere quell’obiettivo siano, diciamo, in qualche modo eccessivi e che vadano a ledere quella che è la libertà anche delle famiglie, mentre – ha concluso – la stessa attenzione non ci sembra che sia stata dedicata ad altre situazioni che abbiamo citato in premessa della nostra interrogazione”.
 
Beatrice Lorenzin: “Non prevedo criticità, neanche per le popolazioni Rom”
“Presidente, rispondo evidenziando, anche in questa sede, che il provvedimento legislativo d’urgenza, approvato dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso, era necessario per garantire in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale un adeguato livello di prevenzione per la salute pubblica e, in particolare, per la salute dei nostri figli.
 
Ecco perché il decreto-legge estende il numero delle vaccinazioni obbligatorie portandole delle originarie 4 a 12 che saranno – voglio sottolinearlo – gratuite per tutti i minori di età compresa tra gli zero e i 16 anni, i quali dovranno vaccinarsi secondo le indicazioni del calendario vaccinale relativo al loro anno di nascita.

Vengo adesso al tema delle sanzioni e, in particolare, alla segnalazione che le aziende sanitarie dovranno effettuare nei confronti dei genitori che sottraggono i propri figli all’obbligo vaccinale.
 
Ebbene, non corrisponde al vero quanto evidenziato nell’interrogazione, ovvero che la segnalazione delle ASL ai tribunali minorili costituisca una mera eventualità. Il decreto-legge prevede, infatti, che l’azienda sanitaria, quando abbia accertato l’inadempimento dell’obbligo vaccinale, debba sempre e comunque fare la segnalazione, il che non significa, ovviamente, che ogni segnalazione determinerà automaticamente l’apertura di un procedimento che sfocerà sempre e comunque in un provvedimento incidente sulla potestà genitoriale, fino addirittura ad annullarla.
 
Infatti, in base alla legislazione vigente saranno le procure minorili a valutare se esistono, con riferimento ad ogni caso concreto, i presupposti per l’apertura del procedimento e saranno poi i tribunali minorili ad adottare le misure più opportune nell’esclusivo interesse del minore, considerando che ogni storia è diversa dall’altra.

Ecco perché non ritengo che il provvedimento legislativo possa determinare criticità in fase applicativa neppure con riferimento alla popolazione Rom, Sinti e Camminanti nei confronti dei quali, peraltro, il Ministero della salute ha da tempo avviato campagne di sensibilizzazione in relazione all’importanza delle vaccinazioni per i propri figli.
 
Risale già al 2013, infatti, il “progetto troVARSI”, finanziato dal Ministero e coordinato dagli INMP, che ha inteso accrescere, anche presso tali comunità e attraverso iniziative mirate, la consapevolezza dell’importanza della vaccinazione.
 
Nell’ambito di tale progetto sono già state svolte, in particolare, azioni di informazione, sensibilizzazione e offerta attiva dei vaccini, oltre che di formazione specifica degli operatori sanitari e socio-sanitari delle ASL, azioni queste che renderanno di certo più agevole l’applicazione anche alle comunità rom delle nuove misure introdotte dal decreto-legge”.
 
La replica di Marco Rondini.“Noi non ci riteniamo soddisfatti perché intanto premetto che noi non siamo contrari alle vaccinazioni oggetto del decreto annunciato (fra l’altro annunciato a mezzo stampa, e poi entreremo nel merito di quello che è stato deciso quando ci sarà data la possibilità di discuterne).
 
Però, noi riteniamo che la copertura vaccinale si poteva comunque garantire anche attraverso una campagna di informazione adeguata e non si dovesse necessariamente ricorrere alla coercizione dell’obbligatorietà.
 
In particolare, come abbiamo scritto anche nella premessa della nostra interrogazione, riteniamo che le misure sanzionatorie siano sproporzionate, assolutamente sproporzionate, con l’eccesso della sanzione amministrativa fino a 7.500 euro e la sospensione della potestà, anche se lei ci dice che probabilmente a quella sanzione si ricorrerà in pochissimi casi. Non ci sentiamo tranquilli.
 
Nel testo, almeno per quanto abbiamo letto sulla stampa, rimane la possibilità della sospensione della potestà genitoriale che per noi rimane intollerabile.

Inoltre, non ci pare che vi sia stata la stessa attenzione da parte del Governo per altre situazioni che abbiamo citato anche nella premessa che, invece, pare godano di una sorta di immunità.
 
Nell’interrogazione ci siamo riferiti alle condizioni in cui vivono qualche migliaio di bambini nei campi rom, condizioni di emarginazione sociale e condizioni igieniche e sanitarie allucinanti, situazioni fra l’altro aggravate dall’accattonaggio, cui spesso sono costretti questi bambini. Ebbene, noi ci riferivamo a quello e non tanto al fatto che i bambini Rom non fossero vaccinati”.

 

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