La Federazione delle Società Medico-Scientifiche Italiane (Fism), preoccupata per le notizie infondate divulgate con sempre maggior frequenza, negli ultimi tempi dai mass-media sul tema delle vaccinazioni praticate nel nostro paese, ritiene” necessario assumere una chiara e ferma posizione su questo argomento di massima importanza per la tutela della salute dell’intera popolazione”.
“Il contrasto alla diffusione delle malattie infettive, controllabili efficacemente attraverso un programma vaccinale, richiede un complesso integrato d’interventi multidisciplinari che comprendono, in varia misura: la corretta informazione ed educazione dei cittadini, la promozione dell’immunizzazione attiva e la profilassi degli individui suscettibili ad ammalarsi, la tempestività e la qualità delle diagnosi, l’appropriatezza e la completezza dei trattamenti terapeutici, il monitoraggio degli esiti degli interventi e dei loro eventuali eventi avversi – spiega la Fism -. In particolare, i vaccini devono essere considerati fondamentali strumenti di prevenzione primaria nella lotta a numerose infezioni e malattie infettive di grande impatto sanitario, sociale, economico ed umano per l’intera collettività: il loro razionale e costante utilizzo è mirato al conseguimento di importanti risultati di Sanità pubblica, quali l’eliminazione e il controllo di pericolose malattie infettive”.
“Non si può ignorare come un loro appropriato utilizzo garantisca non solo una protezione individuale ma anche la tutela della salute per l’intera collettività, grazie ai ben noti benefici non solo diretti ma anche indiretti ottenibili da programmi di vaccinazione ben studiati e correttamente implementati. Le solide evidenze scientifiche oggi disponibili, sia in ambito di ricerca clinica, sia nella pratica assistenziale, circa la sicurezza e l’efficacia dei preparati disponibili, confermano le attuali raccomandazioni previste all’interno dei programmi d’immunizzazione esistenti nel nostro Paese. Prioritario è integrare l’offerta vaccinale universale con interventi individuali rivolti alle persone più vulnerabili, compresi i soggetti a maggior rischio per specifiche co-morbosità, condizioni para fisiologiche (es., la gravidanza) e attività professionali, garantendo la gratuità di queste prestazioni in modo uniforme su scala nazionale: questo è in linea con il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019. La disponibilità di nuovi vaccini, maturata negli ultimi anni, offre ulteriori prospettive per il miglioramento delle condizioni globali di salute della popolazione”, aggiunge la Federazione.
“Coloro i quali diffondano informazioni e notizie non supportate da evidenze scientifiche su questo tema mettono, di fatto, a rischio la salute di tutte le persone: Fism ritiene tali condotte irresponsabili e immotivate”, conclude la nota.