Giunge a conclusione il corso di formazione gratuito “Farmacisti in farmacia,un ruolo che cambia” rivolto ai farmacisti neo laureati ed in cerca di occupazione e promosso dall’Ordine dei farmacisti di Padova in 4 giornate, a partire da ottobre. “Quella del farmacista – spiega l’Ordine di Padova in un nota – è senza dubbio, una delle professioni più antiche e nel contempo più moderne presenti a livello sociale, poiché, laddove il ruolo di consulente della salute e del benessere ne costituisce ancora l’asse portante e distintivo del ruolo, dall’altro lo sprona –nell’attuale scenario sociale- a dover acquisire nuove abilità e competenze organizzativo-gestionali. È indubbio che gli ultimi anni hanno rappresentato per la categoria e la professione in genere un momento di grande revisione non solo in termini di operatività quotidiana, quanto di vero e proprio riassetto e ridefinizione del ruolo, laddove le nuove istanze del mercato impongono alla farmacia una visione più aziendale ed imprenditoriale, mentre al farmacista, titolare o collaboratore, un approccio che sappia coniugare alla componente squisitamente tecnico-scientifica quella più consulenziale e commerciale. Non è un caso – secondo l’Ordine – che di recente si siano moltiplicati i dibattiti in materia di revisione del percorso di studi in farmacia come dello stesso esame di stato in linea con le moderne istanze sociali e del mercato. In tal senso orientare e formare le “nuove leve” dei neo laureati rappresenta un passaggio obbligato per fornire una visione moderna dell’essere e del fare il farmacista in linea con la nuova visione della professione. Con questi presupposti è nata l’idea di sviluppare un percorso formativo funzionale ad orientare il neo laureato nel mercato del lavoro, dotandolo di strumenti in linea con l’attuale necessità delle farmacie di sapersi proporre e promuovere sul mercato”.
Secondo Adriano Guiotto, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Padova, peraltro, la annunciata riforma del curriculum degli studi per la laurea in farmacia “ non riuscirà ancora a colmare la necessità per il neolaureato di una adeguata acquisizione di conoscenze professionali”. Invece, secondo Guittom proprio “la preoccupazione di non essere adeguato a svolgere nella misura necessaria quelle che intuisce essere le funzioni che è chiamato a svolgere il farmacista, in quanto professionista della salute” è una delle “maggiori preoccupazioni” di un giovane farmacista. Anche perché, osserva il presidente dell’Ordine di Padova, “il tirocinio obbligatorio semestrale non sempre riesce a colmare le lacune che i corsi curricolari presentano; troppo poco spazio, in termine di crediti formativi rispetto a quello disponibile, è dedicato a moduli didatti professionalizzanti”. Per questo, secondo il Guitto, “ben venga un tirocinio post-laurea, la partecipazione ad appositi corsi formativi e, perché no, ad appositi master di secondo livello”.
Il corso promosso dall’Ordine di Padova ha dunque avuto come obiettivo quello di potenziare la capacità consulenziale dei giovani farmacisti in cerca di occupazione, “grazie alla coniugazione delle conoscenze tecniche di comunicazione e vendite con numerose esercitazioni in aula, il tutto funzionale ad un loro più qualificato orientamento professionale”.