L’erogazione da parte delle farmacie di una serie di prestazioni aggiuntive di alto valore sociale e sanitario, come la consegna di farmaci a domicilio, la prenotazione di visite ed esami, i test diagnostici di prima istanza, gli screening di prevenzione, la telemedicina, è una grande opportunità per i cittadini e per il sistema sanitario.
A questa conclusione è giunto il tavolo di lavoro sulla Farmacia dei servizi e il 2.0, tenutosi a Roma nell’ambito di Consumeeting 2015, manifestazione organizzata da Consumers’ Forum, l’associazione cui aderiscono imprese, organizzazioni consumeriste e associazioni di categoria, con l’obiettivo di approfondire tematiche di interesse dei consumatori.
Nell’ambito del tavolo – al quale hanno partecipato rappresentanti delle associazioni dei consumatori (Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del malato, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino), delle farmacie (Federfarma, Promofarma), delle aziende produttrici (GSK), dellaricerca (Università Cattolica di Milano) – è stata sottolineata la necessità di inserire in modo strutturato la farmacia nell’ambito del processo di riorganizzazione delle cure primarie, in modo da valorizzarne il ruolo di primo presidio del Ssn sul territorio, vicino alla popolazione, soprattutto alle fasce più deboli, quali anziani e malati cronici in politerapia.
Solo in questo modo, hanno convenuto i partecipanti al tavolo, sarà possibile consentire ad alcune categorie di persone di accedere a prestazioni che altrimenti sarebbero negate o erogate con grandi difficoltà e costi sociali ovvero in modo diversificato sul territorio, prevenendo l’insorgere o l’aggravarsi di patologie di forte impatto sociale.
Le potenzialità delle farmacie sul fronte della prevenzione sono emerse in modo evidente dai primi dati forniti da Promofarma sull’erogazione di prestazioni di telemedicina tramite la piattaforma elaborata da Promofarma stessa per Federfarma: le 1.606 farmacie ad oggi collegate hanno erogato 17.000 prestazioni (elettrocardiogramma refertato a distanza, holter pressorio, monitoraggio e diagnostica a distanza aritmie cardiache). Dagli 8.600 elettrocardiogrammi effettuati sono emerse 2.400 casi di anomalie che sono stati indirizzati al medico. Il 7% dei casi di aritmie è stato classificato come codice rosso e indirizzato al pronto soccorso.
L’intervento delle farmacie può quindi essere di grande utilità non solo per tutelare la salute dei cittadini, ma anche per garantire risparmi al Ssn, in quanto permette di far emergere patologie in uno stadio iniziale, consentendo di curarle tempestivamente e riducendo quindi la spesa per ricoveri o interventi ospedalieri, che hanno costi elevatissimi.