Una professione, quella del farmacista, che ha ben chiari gli effetti della crisi economica sul piano occupazionale, ma che è pronta a evolvere e formarsi in vista di nuovi possibili sbocchi professionali. Questa la fotografia, in particolare dei più giovani, emersa ieri nella presentazione dell’iniziativa Farma Lavoro, in Senato. L’iniziativa, che ha ottenuto l’adesione del Presidente della Repubblica e il patrocinio dei Ministeri del Lavoro e della Salute, è stata promossa dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani e dalla Fondazione Cannavò, come una prima risposta ai problemi occupazionali della categoria. «Si tratta della prima piattaforma digitale del settore – ha spiegato Emanuele Rigon, Pharma & Healthcare Director Methodos – che agevola l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, fornisce il necessario orientamento formativo e lavorativo alle nuove generazioni, accompagna lo sviluppo professionale, e si pone come osservatorio permanente di monitoraggio degli scenari e dei nuovi sbocchi occupazionali».
E a ricordare come da tempo la Federazione segnali come anche nel comparto del farmaco in generale si avverta l’effetto della crisi economica, è stato il vicepresidente della Fofi, Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri. «Da almeno un triennio avvertiamo il costante aumento delle difficoltà dei “nostri” giovani nel trovare una collocazione e, parallelamente, il venir meno della loro fiducia. Pesano la difficoltà a trovare un primo impiego adeguato al percorso di studi, ma anche le insoddisfazioni per il trattamento economico e la precarietà, e la percezione che la professione sia oggetto di uno svilimento» ha concluso Lettieri. Di qui la scelta della Federazione di creare uno strumento – la piattaforma Farma Lavoro per stabilire una comunicazione costante tra i professionisti che cercano occupazione e gli attori economici che possono avvalersi della loro opera, e per promuovere la conoscenza del profilo del laureato in farmacia e Ctf da parte di quegli operatori – dall’industria cosmetica a quella alimentare – che potrebbero trovare nel farmacista un collaboratore prezioso. Uno strumento, infine, che possa orientare il farmacista nella scelta delle occasioni di formazione post-laurea più adeguate alle richieste non tanto del mercato, quanto proprio dell’evoluzione del concetto di salute e di benessere: dalla pharmaceutical care alla nutraceutica.
E per meglio tarare anche lo sviluppo della piattaforma Farma Lavoro, la Federazione ha commissionato alla Fondazione Censis una ricerca su un campione di oltre 500 farmacisti iscritti agli Ordini con meno di 45 anni e non titolari o soci di farmacia. Un’indagine che ha confermato le tendenze negative, ma anche gli elementi positivi che caratterizzarono l’atteggiamento dei farmacisti in questa congiuntura: «Dal confronto con i dati ottenuti nell’indagine Censis- Fofi condotta nel 2006 – ha spiegato Concetta Maria Vaccaro, Responsabile welfare e salute della Fondazione Censis – risulta un incremento della consapevolezza che la crisi economica stia incidendo in modo sensibile sulle prospettive occupazionali, lo prova per esempio il fatto che l’86,5% dei giovani farmacisti intervistati ritiene che vi sia un problema di collocazione professionale (circa il doppio rispetto al dato precedente) e che sia aumentata anche la percentuale di chi si dichiara pentito della scelta della facoltà di Farmacia, passata dal 25,0% al 37,4%». A chiudere i lavori della mattina di lavori in Senato, è stato il presidente della Fofi, Senatore Andrea Mandelli: «La Fofi ha sempre praticato una strategia in cui tutti i passi devono avvicinarci all’obiettivo di un ruolo centrale della nostra professione e ritengo che il passo che abbiamo illustrato oggi sia particolarmente significativo».